Lo smartworking non ha sede, non ha orario ed è agile per definizione. Premesse appetitose per chiunque abbia sognato di disporre liberamente del proprio tempo senza essere costretto a spostarsi da casa ogni giorno per timbrare il cartellino e trovare a fine giornata la lucidità e il coraggio necessari ad affrontare il traffico dei pendolari al rientro.

Pare però che questa libertà sia trasmutabile in un’assenza di libertà, per paradosso.

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Smart working: tecnostress riconosciuto dall’INAIL

By aidos