I lavoratori con un capo realmente smart (che assegna obiettivi chiari, fornisce feedback frequenti e costruttivi, favorisce la crescita professionale e trasmette gli indirizzi strategici) hanno livelli di benessere e prestazioni migliori“.

In sostanza la produttività ed il benessere degli smart worker dipende dalle capacità e competenze del capo. Lo smart working in Italia è aumentato durante la pandemia e la tendenza è cresciuta soprattutto nelle grandi imprese, dove oltre un lavoratore su due lavora da remoto. Uno studio dell’Osservatorio smart working della School of Management del Politecnico di Milano ha evidenziato che il lavoro da remoto contribuisce alla riduzione dell’emissione di CO2 e può migliorare il benessere mentale. Tuttavia, i lavoratori da remoto sono più a rischio di tecnostress e overworking. È importante che i manager forniscano feedback frequenti e costruttivi per garantire livelli di benessere e prestazioni migliori.

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Smart working: numeri in Italia, benefici e rischi

By aidos