Molestie sessuali sul lavoro in presenza di plurime deposizioni: il licenziamento della vittima è discriminatorio, scatta risarcimento e reintegro sul posto
Con la sentenza n. 23286/2016 la Corte di Cassazione ha sancito nuove regole per dimostrare eventuali molestie sessuali sul luogo di lavoro, stabilendo l’illegittimità, perché discriminatorio, del licenziamento della lavoratrice o del lavoratore che, così come confermato da altre testimonianze, lamenta di perso il posto per non aver “acconsentito” agli approcci del superiore / datore di lavoro.
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