La battaglia ed il conseguente dibattito che UNISIN Gruppo BNL/BNPP combatte contro questo liberismo globalizzato non poteva che “arricchirsi” di capitoli quali il Jobs Act, la disoccupazione non solo giovanile e la crisi economica che impoverisce sempre più il Paese o meglio ampi e ben definiti strati sociali arricchendo per contro manager, speculatori ed evasori di qualsiasi tipo.

Un governo, non solo l’attuale, che nei suoi rapporti con le Parti Sociali, a tutti i livelli, ha oramai definitivamente abdicato al proprio ruolo super partes, di garante, di arbitro in grado di intervenire per dirimere le vertenze contribuendo all’individuazione di soluzioni equilibrate, schierandosi apertamente con la parte datoriale, ed adottando politiche del lavoro orientate alla ricerca della massima flessibilità tanto auspicata dalle associazioni dei datori di lavoro, che nella cruda realtà quotidiana si traduce in terribile precarietà. In un simile contesto, il conflitto sociale rischia di radicalizzarsi e UNISIN Gruppo BNL/BNPP è determinata a svolgere un ruolo da protagonista!

Nel caso specifico del settore del credito, il Governo si pone quale braccio armato di ABI, svolgendo per la lobby dei banchieri il lavoro sporco, consentendo alle banche di ottenere per via legislativa quanto esse non sono riuscite ad ottenere per via contrattuale: libertà nei licenziamenti, demansionamenti, libertà di controllo a distanza del lavoro. Anche tutto questo è nel Jobs Act!

Qui il  DOCUMENTO CONCLUSIVO V CONGRESSO UNISIN GRUPPO BNL BNPP

 

By jvb