Nel 2012 ci hanno imposto un contratto che di colpo abbatteva norme ed istituti contrattuali consolidati, frutto di miglioramenti lenti e conquiste storiche con la scusa che altrimenti l’ABI avrebbe disdetto il contratto. Ci avevano promesso 25.000 nuove assunzioni, il rientro delle lavorazioni in azienda. La realtà: esternalizzazioni, dismissioni e nuovi esuberi. Tutta la parte “positiva” dell’accordo, quella che doveva compensare i “sacrifici” dei lavoratori, è rimasta lettera morta. Ed ora hanno il coraggio di chiederci di firmare loro una nuova cambiale in bianco?

Se i Sileoni, i Masi, i Gallo avessero avuto un minimo di consapevolezza, all’indomani dell’approvazione di un CCNL da “lacrime e sangue”  lontano anni luce dalla piattaforma approvata dai lavoratori nelle assemblee, si sarebbero dimessi. Invece sono ancora qui, tronfi e boriosi; ma cosa vogliono ancora?

La pistola c’è, è vero, ed è puntata alla tempia dei lavoratori; ma la stanno maneggiando loro per dare il colpo di grazia alla nostra categoria.

Fonte: Ilgiornale

Video choc del sindacato: “I banchieri ci puntano la pistola alla tempia”

Il segretario generale della Fabi Lando Sileoni sceglie una strategia di comunicazione d’urto per ribadire le ragioni dello sciopero della categoria

Un’arma giocattolo in mano a simboleggiare “la pistola che i banchieri ci puntano alla testa” sul contratto.

Il segretario generale della Fabi Lando Sileoni sceglie una strategia di comunicazione d’urto per ribadire le ragioni dello sciopero della categoria, il prossimo 31 ottobre, in un video caricato sul sito del sindacato autonomo. Secondo il sindacato, “la decisione di Abi di disdettare anticipatamente il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro è un atto grave e pericoloso. Vogliamo avvisare Abi che difenderemo con determinazione il nostro Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”. Dal prossimo giugno i 330mila addetti che lavorano nelle filiali e negli uffici delle banche italiane potrebbero restare senza contratto. I sindacati del credito si preparano quindi alla mobilitazione, con uno sciopero generale che non accadeva dal 2000.

By jvb

One thought on “La farsa della Fabi.”
  1. […] Se i Sileoni, i Masi, i Gallo avessero avuto un minimo di consapevolezza, all’indomani dell’approvazione di un CCNL da “lacrime e sangue” lontano anni luce dalla piattaforma approvata dai lavoratori nelle assemblee, si sarebbero dimessi. Invece sono ancora qui, tronfi e boriosi; ma cosa vogliono ancora? … continua … […]

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