E’ probabile. Dopo la conferma che Intesa siglerà il contratto ABI si troverà la quadra sulla questione “giuridica” del contratto sottoscritto da un soggetto (Intesa) che fa parte di ABI ma non del Casl. Così come facilmente si troverà una quadra sulla “banca digitale” (favorita dalla piena fungibilità dei quadri direttivi che verrà concessa alle banche). Rimane da capire quali concessioni ABI farà sulla nomina dei rappresentati sindacali in CdA delle aziende (per i sindacati altro pilastro fondante del nuovo CCNL). Le questioni che veramente interessano ai lavoratori rimangono ai margini.

Col benestare stesso dei lavoratori.


Bancari, a dicembre la busta paga più alta di sempre. In arrivo accordo per aumento di 435 euro

Lunedì e martedì incontri tecnici tra Abi e i sindacati per definire i dettagli in vista del rush finale che comincerà con la plenaria anticipata al 22 novembre. Intesa sottoscriverà l’accordo Abi.

“(…)  nella busta paga di dicembre dei bancari dovrebbe esserci una prima tranche di aumento, la più pesante, oltre all’importo degli arretrati di 11 mesi che porterebbe, malcontata, quasi a una mensilità in più, se consideriamo i livelli più bassi. La controparte, però, sembrerebbe più orientata a una prima tranche di aumento alta, con una soluzione equilibrata sugli arretrati.(…)”

La vincerà ABI ovvio, anche se Sileoni & Co. avevano giurato che mai avremmo avuto arretrati forfettari. Provocazione: visto che i sindacABI sono arrivati a presentare la piattaforma con un ritardo – minimo – di 6 mesi, in caso di arretrati forfettari anziché puntuali, possiamo chiedere l’integrazione a Sileoni & Co?

“(…) La flessibilità: dalla fungibilità alla mobilità

A fronte della definizione dell’aumento su cui si sta discutendo in questi termini, c’è però una contropartita normativa non proprio irrilevante. (…)”

Anche qui, inutile dirlo, l’avrà vinta ABI.

Inutile dire che non c’è mai una parola su tematiche importanti come Welfare e Smart Working. Finiranno nel dimenticatoio?

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By aidos