Vabbè dai, che la FISAC (ed ormai anche la UILCA) sia più soggetto politico che sindacale (lo abbiamo visto con gli accadimenti di questi ultimi giorni), ma vendere ciò che non c’è è oltraggioso. Abbiamo ottenuto quello che – lato economico – i sindacati hanno chiesto (a scapito di tutele lavorative ovviamente). E tra noi sindacalisti si discuteva sul fatto che non avremmo mai coperto e garantito il recupero inflattivo. Ora se ne escono con queste dichiarazioni tronfie? Ma come cavolo calcolano il recupero dell’inflazione?!?!?!?

(…) «Il portato complessivo, infatti, tra dinamica della crescita salariale da previsioni del contratto (+3,5%) e gli aumenti a regime (+15%), determina un totale di incremento del 18,5%, ovvero un +7,9% rispetto all’inflazione cumulata acquisita e prevista (+10,6%)», si legge nel report. Il rinnovo di questo contratto, secondo quanto spiega la Fisac Cgil, si innesta in una dinamica di crescita salariale legata a doppio filo con la contrattazione stratificata nel tempo, fatta di scatti di anzianità, regole sugli inquadramenti e ultima tranche del contratto del 2019.(…)

tratto da:

Rinnovo contratto bancari: aumenti retributivi superiori all’inflazione e riduzione dell’orario di lavoro

Chi invece i conti li fa con carta e penna alla mano:

(…) Cominciamo dal punto centrale su cui si sorregge la narrazione eroica dei nostri rappresentanti: la conquista salariale di 435 euro lordi per la figura media del 3A4L con 7 scatti di anzianità. Partendo da una paga base di 3.205,74 euro al 1/12/2022, si tratta di un aumento del 13,57% come è facilmente verificabile usando le tabelline.
Si tratta di un aumento lordo, quindi una volta sottratta l’aliquota Irpef al 35% e le varie addizionali locali (3% in media) arriviamo ad un netto inferiore al 10%. Ma si saltano i primi 6 mesi del 2023 e si allunga la scadenza fino al 31-3-2026, scaglionando gli aumenti nell’arco di 27 mesi.
Ora: sommando i tassi d’inflazione 2021-2022-2023 abbiamo 3,9% + 11,6% + 5,7% = 21,2% di inflazione già acquisita. Le previsioni 2024-2025 non sono inferiori al 2,5% annuo; quindi, avremo altri 5 punti da sommare al 21,2% = 26,2%, come inflazione totale del periodo 2021-2025.

Considerando che l’inflazione programmata su cui erano scattati gli aumenti 2021-2022 oscillava tra lo zero e l’1% annuo, significa che a fronte di un 25% di inflazione netta nel periodo, i lavoratori bancari recuperano solo il 10% del salario e perdono 15 punti secchi di potere d’acquisto. (…)

Fonte Sallca-Cub

By aidos