Nonostante la proroga1 di 24 mesi per mettere a norma le porte antincendio lungo le vie di fuga, la nostra Azienda ha iniziato i lavori di ammodernamento.

Una buona cosa?

Nì.

In realtà di questo progetto di ristrutturazione se ne parla da qualche anno e questa è la “scusante” che l’Azienda utilizza per evitare/ritardare la manutenzione ordinaria e prevista per legge.

Una prima segnalazione dei problemi connessi alla mancata manutenzione delle porte tagliafuoco era già avvenuta 15 mesi or sono. Pensavo fosse un caso, un lapsus, una banale dimenticanza dovuta a qualche inesattezza burocratica. Invece no. C’è una logica dietro tutto ciò. La conferma l’ho avuta oggi dopo l’ennesima segnalazione delle criticità relative alle porte REI ( come dimostrano alcune foto che trovate qui sotto).

Siccome da un paio di settimane ha preso il via il progetto di sostituzione delle porte tagliafuoco nelle aree interne alla Palazzina A, cosa importa se da OTTOBRE 2011 non viene svolta la manutenzione ordinaria?

Questa si farà con comodo non appena terminata la sostituzione delle porte interne. E cioè fra una settimana? Un mese? Un anno? Boh. Non è dato sapere.

L’assenza di manutenzione comporta che le porte non garantiscano la chiusura, ce ne sono alcune che rimangono praticamente spalancate, altre addirittura senza maniglie. In queste condizioni in caso di pericolo (incendio, terremoto….) qual’è il livello di sicurezza che offriamo ai nostri colleghi? Ricordo poi che l’area fumatori – posta nei cavedii e non a norma – comporta che il fumo passivo invada le scale proprio perché le porte REI non chiudono ermeticamente.

In questa visione molto “italica” della sensibilizzazione ai temi della sicurezza e all’applicazione delle norme di legge (il caso ThyssenKrupp è lì a dimostrarlo) se ne può dedurre semplicemente che norme e regolamenti sono discrezionali e vengono applicati secondo il “buon cuore” dell’Azienda.

[stextbox id=”black”]Il 15 Aprile 2011 la Corte d’Assise di Torino ha condannato a 16 anni e mezzo di reclusione l’amministratore delegato della ThyssenKrupp, Harald Espenhahn, accusato di omicidio volontario. Cosimo Cafueri, responsabile della sicurezza, Giuseppe Salerno, responsabile dello stabilimento di Torino, Gerald Priegnitz e Marco Pucci, membri del comitato esecutivo dell’azienda, sono stati condannati a 13 anni e 6 mesi per omicidio e incendio colposi (con colpa cosciente) e omissione delle cautele antinfortunistiche. Daniele Moroni, membro del comitato esecutivo dell’azienda, è stato condannato a 10 anni e 10 mesi. Tutto per quanto accaduto la notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2007.2[/stextbox]Che amarezza.

1Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre il decreto del ministero dell’Interno D.M. 6 dicembre 2011 recante “Modifica al decreto 3 novembre 2004 concernente l’installazione e la manutenzione dei dispositivi per l’apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d’incendio”. Decreto che proroga il termine ultimo per la sostituzione di porte antincendio di due anni. (Entro novembre 2012). La presente norma aggiorna quanto disposto in materia di maniglioni antipanico nel precedente decreto 3 novembre 2004 (Leggi anche: “Maniglioni antipanico, si o no?“) e di armonizzarlo a quanto sancito nel decreto del presidente della Repubblica n. 151 del 1° agosto 2011 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122″. (Leggi: “Disciplina amministrativa prevenzione incendi, decreto semplificazione“).

Fonte: Quotidianosicurezza.it porte-antincendio-prorogata-sostituzione-dispositivi-di-ventiquattro-mesi

2Fonte: La storia del rogo della ThyssenKrupp

By aidos