Questa “innovazione” è stata introdotta con accordo sindacale in deroga al CCNL nel Gruppo Intesa San Paolo col Protocollo per lo sviluppo sostenibile del 1 febbraio 2017.
La chiosa finale dell’articolo:
Tornando però alle attuali trattative per il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei bancari, è evidente che sarà molto più tortuosa la strada verso l’introduzione del contratto ibrido rispetto a quella percorsa per la stipula dell’accordo aziendale di Intesa San Paolo del 2017.
Resta comunque chiaro che, se il più grande gruppo bancario italiano[9] ha introdotto una novità di tale importanza, il terreno è stato ormai solcato. Il contratto ibrido è uno strumento con cui si deve ormai fare i conti, nel settore bancario e non solo.
Qualche brivido lungo la schiena lo fa scorrere… come sempre quando cedi un diritto acquisito, poi non sarai più in grado di riconquistarlo.
Giusto per ricordare: Sindacati sui contratti in deroga che hanno sottoscritto: scusate abbiamo scherzato!
Qui l’intero articolo:
Il contratto ibrido rappresenta una novità nel nostro ordinamento, in quanto prevede la coesistenza di due differenti rapporti di lavoro tra un’azienda e lo stesso lavoratore. Sono dunque posti in essere contemporaneamente un contratto di lavoro subordinato ed un contratto di lavoro autonomo…..
Contratto ibrido: un nuovo orizzonte e la prima sfida di Intesa San Paolo