Il 4 dicembre sarà il NO DRAGHI DAY. Pur non condividento la maggior parte delle posizioni della CUB, mi sembra importante ribadire un secco NO a questo burocrate già definito dall’ex Presidente Cossiga “Un vile affarista, liquidatore dell’industria pubblica

Tratto da Byoblu: “(…) Draghi è un burocrate, un ex impiegato di una banca d’affari, la Goldman Sachs, accusata e condannata più volte per manipolazione del mercato. La carriera di Draghi è poi costellata di nomine dall’alto, mai di elezioni.

Prima come burocrate, direttore del Ministero del Tesoro. Poi a capo della Banca d’Italia, poi della BCE e infine nominato Presidente del Consiglio in Italia. Quell’immagine di “leader forte e determinato” è tutta apparenza, perché la forza di un politico dovrebbe venire dalla responsabilità nei confronti degli elettori.

Un patto sociale imprescindibile che è alla base di qualsiasi moderna democrazia: se il politico fa gli interessi degli elettori viene votato, altrimenti se ne va a casa. Per Draghi questa seconda strada non esiste, perché Draghi non ha mai dovuto rispondere ad alcun elettore.

Altrimenti sarebbe stato quantomeno difficile vedere occupare lo scranno di Primo Ministro da colui che si dilettò in prima persona nella svendita del patrimonio pubblico italiano. Svendita annunciata in pompa magna sul panfilo Britannia, mica in un comizio elettorale, e poi puntualmente realizzata.

Tra i gruppi svenduti da Draghi ai privati si ricorda con una certa amarezza quello di Autostrade, sappiamo poi com’è andata a finire con la vicenda del Ponte Morandi.” (…)

E’ l’uomo osannato dall’establishment europeo, dal PD e da Confindustria. Uno così non potrà mai farei gli interessi della maggioranza degli italiani.


La mobilitazione nazionale contro le politiche del governo Draghi vedrà il sindacalismo di base scendere in piazza in 23 appuntamenti regionali e locali. Questo è l’elenco con luoghi ed orari di ritrovo:

  • Torino piazza Solferino h.14.30
  • Genova piazza Caricamento h.15.30
  • Milano palazzo della Regione h.16
  • Padova piazzale della Stazione h.14.30
  • Trieste largo Barriera h.10
  • Bologna piazza dell’Unità h.10
  • Firenze piazza della Stazione h.15
  • Pisa piazza XX Settembre h.15
  • Ancona piazza Pertini h.11
  • Terni piazza del Popolo h.15
  • Roma piazza della Repubblica h. 15
  • Pescara piazza Sacro Cuore h. 16
  • Campobasso Prefettura h.10
  • Napoli piazza del Gesù h. 14.30
  • Bari v Alberto Sordi ( Piazzetta di fronte teatro Petruzzelli) – ore 17:00
  • Potenza Pisticci Scalo h. 16
  • Matera Prefettura h.10.30
  • Cosenza piazza Kennedy h. 17
  • Reggio Calabria piazza Camagna h.17
  • Palermo piazza Politeama h.17
  • Catania piazza Cavour h.16.30
  • Messina Prefettura h.10.30
  • Cagliari via Roma h.16
  • Sassari piazza Castello h.17  

Partecipiamo numerosi per sostenere la piattaforma alla base dello sciopero dell’11 ottobre scorso:

  • No ai licenziamenti e alle privatizzazioni
  • Lotta per il salario e il reddito garantito
  • Cancellazione della Legge Fornero
  • Contrasto al carovita e ai diktat dell’Unione Europea
  • Rinnovi contrattuali e lotta alla precarietà per la piena occupazione
  • Forti investimenti per scuola, sanità, trasporti, previdenza pubblica e casa, contro le spese militari e le missioni all’estero, a favore di una necessaria spesa sociale
  • Per un fisco equo che aggredisca le rendite e riduca le disuguaglianze sociali.

By Pigi