Le Fondazioni Bancarie, ovvero il canale principale attraverso cui la politica mette le mani sulle banche, beneficerà di una congrua riduzione dell’imponibile sui dividendi, che una legge di fine 2020 ha ridotto al 50% per gli enti non commerciali, a patto che il risparmio fiscale sia accantonato in un fondo destinato all’attività erogativa. Si tratta di quasi 153 milioni per il mondo Acri, con cui rimpinguare il 2022.(fonte qui). Si tratterà di investimenti per cultura e welfare è vero, ma a guida politica…come politica sarà la scelta (rossa) delle Coop che saranno chiamate a gestire il Fondo per la Repubblica Digitale. Quest’ultima proposta era stata messa in stand by da due governi (Renzi e Conte I), ma a quanto pare l’esecutivo Draghi lo sta riportando in auge. Insomma, il lupo perde il pelo ma non il vizietto (politico).

(…) Una nuova iniziativa, partita nel 2021, vedrà protagoniste le Fondazioni di origine bancaria nei prossimi anni. Dalla positiva esperienza di partnership tra pubblico e privato sociale costituita dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, a seguito delle interlocuzioni tra Acri e il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, con il decreto legge n. 152 del 6 novembre 2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 233 del 29 dicembre 2021, è nato il Fondo per la Repubblica Digitale, destinato al sostegno di progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale. Il Fondo, il cui sviluppo interesserà il quinquennio 2022-2026, dovrebbe raccogliere risorse pari a circa 350 milioni di euro da parte delle Fondazioni di origine bancarie, assistite da un apposito credito d’imposta. Il Fondo sarà operativo dopo l’estate. (…) – fonte qui

By aidos