JPEG - 14.3 KbSenza molte sorprese abbiamo letto e visto le ultime vicissitudini della banca dei 100 anni.

È proprio di ieri la notizia che Siniscalco ex ministro dell’economia di un governo Berlusconi è stato condannato dalla Corte dei Conti , in quanto, avrebbe favorito banche “amiche” (Dexia Crediop, MPS, Banco di Sicilia, San Paolo, B. Sardegna, e anche guarda caso, la BNL) e sempre come ci dice la Suprema Corte contabile, a fronte di 9 milioni di investimento le Aziende di Credito ne avrebbero ricavato ben 82, con un danno allo stato italiano di 71 milioni di euro.

Ancora una volta un bel regalone agli istituti di credito a danno dei cittadini.

INSOMMA QUANDO LE ACQUE SONO TORBIDE. LA BNL C’E’ SEMPRE

Chi la conosce e la frequenta da qualche decennio sa bene quale e quanto marciume si e’accumulato nei caveaux di questo istituto, ma dopo il quasi fallimento e l’assalto degli amici del quartierino e dei consorti-dalemiani , con la nuova proprietà ( nata come Minerva ) dalla testa del sempreverde, politicamente parlando, Luigi Abete le cose sarebbero andate a gonfie vele. E già, perché i nuovi proprietari, i francesi di BNP promettevano sfracelli commerciali , sviluppo senza eguali, crescita a tre cifre degli utili, sviluppo professionale ed economico per i lavoratori e bla,bla,bla.

Grandi progetti con uomini nuovi ! E allora acquisti importanti da Unicredit (ex b.roma) ,a cominciare dall’ amm. Delegato, Gallia, dal capo del personale Pandolfini… etc. etc. con stipendi iperbolici.

Solo chiacchiere e distintivo!!! In pochi anni l’Azienda e’ andata a picco, sono continuati e peggiorati gli intrallazzi e dulcis in fundo è stato venduto un bel pezzo di patrimonio immobiliare, grande risorsa di BNL , con il risultato di mandare in Francia tutti gli utili .

Il risultato e’ sotto gli occhi di tutti, Bnl e’ diventata una banchetta. Per tamponare i disastri e non pagare pegno cosa fare? e’ facile, tagliare i costi del personale attraverso migliaia di esodi senza tournover , tagli alle retribuzioni , chiusura di agenzie , ma soprattutto spingere alla massima produttività tenendo strette le palle dei lavoratori con minacce di provvedimenti disciplinari , in molti casi finiti con licenziamenti.

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By jvb

One thought on “BNL – La BanCa Bassotti”

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