Vogliamo fare gli “americani” ma non ne siamo capaci. Americani all’amatriciana, si potrebbe dire.
Il tutto a spese dell’Azienda e dei lavoratori.
Da paura le ultime news che ho appreso da alcuni colleghi che – loro malgrado – dovranno vivere la “sperimentazione” dello Smart Working.
[stextbox id=”alert”]Smart? E’ il termine adatto. Non come aggettivo (che in inglese può significare “spiritoso” quanto “mordace” o “lancinante”) ma come verbo: To smart = Bruciare, provare dolore.[/stextbox]
Probabilmente è quello che hanno pensato i nostri “sadici” Manager & Consulenti.
Ma a chi hanno affidato la consulenza? Al Dottor Mengele?
Ecco le news:
La prima. Lo staff che ha presentato il progetto ha confermato che “come ultima razzio” chi non troverà una scrivania libera perché in situazione di “overbooking” potrà recarsi all’area ristoro (leggasi bar Piano Terra di Lampugnano) che sarà coperta da Wi.Fi. Cosa volete di più? Una modalità di lavoro in un ambiente “informale”….
La seconda è che chi, suo malgrado, non potrà fare a meno dei documenti cartacei, si troverà a dover salire e scendere dall’ufficio al sotterraneo ove questi saranno archiviati (ricordo che a Lampugnano i piani interessati al progetto “smart” saranno il 10 e l’11).
Che comodità! Penso a quei poveri colleghi che mi hanno detto di consultare una pratica ogni 15 minuti….non li invidio proprio, e non sapendo a propri di quali pratiche avranno bisogno durante la giornata, non potranno neppure organizzarsi per tempo.
Sicuramente una mano all’incremento della produttività. C’è da credere che questa pensata frutterà a qualche Manager anche un bel bonus!
Una domanda sorge spontanea: ma i geni che hanno progettato ‘sta roba veramente si sono venduti dei risparmi economici e degli efficentamenti?
Al di là della qualità e della spersonalizzazione del posto di lavoro, della mancanza di privacy, ma nessuno si rende conto che tutto ciò porterà anche ad una diminuzione della produttività e quindi ad un aumento dei costi?
Ha senso parlare di contenimento dei costi sacrificando razionalmente profitti nel medio-lungo periodo e senza favorire gli interessi degli stakeholder (non solo azionisti ma anche lavoratori)?
Io cedo do no.
Ah, dimenticavo. In tutto questo i Sindacati dove sono?
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