L’Italia è quella che ha più da perdere, se gli argomenti non saranno maneggiati con cautela da un Governo che sappia farsi ascoltare ed imporsi sulla Germania. Ma c’è da credere che i nostri “yes man”,  sempre proni nei confronti dei tedeschi, sapranno farsi infinocchiare anche questa volta. Magari per ottenere uno zerovirgola di debito pubblico in più.

(…) rendere più rischioso per le banche acquistare titoli di Stato della propria nazione minerebbe, come dice Gualtieri, la competitività degli istituti di credito europei. A perderci di più sarebbero quelli italiani, che negli anni della crisi finanziaria hanno incamerato forti quote di debito pubblico per puntellare un Paese sotto attacco finanziario. ​E, più in generale, verrebbe esacerbata quella che è già un’anomalia: una banca centrale, quale la Bce, priva di un ruolo inequivocabile di prestatore di ultima istanza come, ad esempio, la Federal Reserve. Che comprare un buono del Tesoro americano sia “a rischio zero” è un’ovvietà. Comprare un buono italiano o spagnolo non lo è e, se la proposta di Scholz fosse attuata, lo sarebbe ancora meno.  (….) chiedere alle banche, come fa Scholz, di effettuare accantonamenti proporzionali alla quota di debito sovrano detenuta avrebbe poi, come sottolinea Gualtieri, effetti distruttivi sulla competitività delle banche europee rispetto alla concorrenza, e per molteplici motivi. In primo luogo, verrebbero considerati rischiosi investimenti, quelli in titoli di Stato nazionali, che per una banca americana o inglese non costituirebbero nessun problema.

Perché la proposta tedesca sull’unione bancaria farebbe male all’Italia

By aidos