Un mio parente stretto mi ha confidato la sua paura nel vedermi “etichettato” come NoVax.Il suo è un timore giusto. Ma, a pensarci bene, quella del “NoVax” non sarebbe la prima etichetta che mi viene affibbiata. Ne ho tante, ben appiccicate sulla schiena, come molti di voi.

POPULISTA – Questa è stata una delle prime etichette in assoluto. Me la sono ritrovata addosso quando ho cominciato a pensare che la classe politica andasse messa di fronte alle sue responsabilità.

FASCISTA – Questa è apparsa automaticamente quando, a vent’anni, mi sono allontanato dal centrosinistra. È un’etichetta di default, un evergreen, non le si può sfuggire.

RAZZISTA – Questa invece me l’hanno appiccicata non appena ho messo in discussione l’immigrazione di massa irregolare. O tifi per il traffico di esseri umani o fai parte del Ku Klux Klan. Semplice, no?

OMOFOBO – Questa ce l’ho addosso da quando ho posto qualche dubbio sulla retorica LGBT e questioni come l’utero in affitto. Non sia mai: tac!

COMPLOTTISTA – Questa è un altro classico intramontabile, da cui non si può davvero scappare. Basta iniziare a domandarsi se davvero il mondo sia quella cosa racchiusa tra la sigla d’apertura del TG e quella di chiusura.

NEGAZIONISTA – Questa è una delle ultime. Nonostante avessi persino fatto un video informativo su come prevenire il Covid nelle primissime settimane del 2020 (quando le info erano davvero poche) mi è bastato iniziare a divergere dal terrorismo mediatico per beccarmi questa etichetta.

Ed infine NOVAX per essere contrario al Green Pass e all’obbligo vaccinale. Questo è sufficiente a fare di me un nemico di qualsiasi vaccino e di qualsiasi progresso scientifico. Alè!

Ora, perché dovrei abiurare per piacere a chi, ingiustamente e in modo disonesto, mi ha affibbiato tutte queste etichette? Non sarebbe come riconoscere il potere di questi prezzolati censori di imporre il loro pensiero? Non sarebbe come scusarsi di un crimine mai commesso e di parole mai pronunciate?Preferisco accartocciare queste etichette e lanciarle in faccia agli utili idioti con l’etichettatrice in mano.

Poracci.

Matteo Brandi

By Pigi