Bell’articolo di Belpietro (che leggete qui su La Verità). Giustamente Belpietro sostiene che ci siamo quasi del tutto sganciati dal gas russo, dunque, che senso ha spegnere il termosifone oggi che il metano non arriva da un Paese in guerra, ma dall’Africa? Ma soprattutto: “(…) Capisco che è brutto da dire, ma chiunque voglia mettere fine al conflitto deve fare una scelta che non passa dal gas, bensì dalle armi. Per porre fine al conflitto infatti, cisono solo due modi o smettere di inviare cannoni e carri armati a Kiev, così che Volodymyr Zelensky sia costretto a sedersi a un tavolo di pace con ì russi, oppure inviarne di più e insieme a essi mandare anche aerei e soldati. Cioè: se si vuole vedere la fine del conflitto, non esistono alternative all’entrata in guerra o alla resa. Tertium non datur. Si possono spegnere i caloriferi e pure spegnere la luce fin che si vuole, ma la pace non si fa né con le marce né staccando il tubo dei gas: al massimo, chiudendo il riscaldamento si battono i denti. (…)

Quindi checché ne dicesse Mario Draghi, la pace non arriva abbassando il termostato, non si misura infatti in gradi Celsius.

By Pigi