Ed io straccio subito la tessera (o meglio disdico l’ordine permanente di sovvenzione). Anche il Presidente di WWF Lombardia eleva le questioni legate al cambiamento climatico come novello oracolo da accettare passivamente. Così come ci hanno insegnato i due anni di terrore covid guai a mettere in discussione il dogma di fede. Dopo il covid e la guerra in Ucraina, è la volta della battaglia green. E poco importa se per ridurre le emissioni in Europa (i cui effetti incideranno per meno dell’1% a livello globale) con una politica ottusa, urlata ed a soli fini propagandistici affosseremo l’economia di un intero continente.

“Del resto, il fatto che il green soddisfi il bisogno di religione di ometti sufficientemente piccini da negarsi a una spiritualità più elevata è evidente nella struttura di questo nuovo culto, che insiste sul meccanismo colpa-redenzione, sostituendo al peccato originale il vostro diesel, e all’espiazione il vostro impoverimento. Come in altre religioni, anche in questa il clero tende invece a passarsela piuttosto bene. (…) Ieri un conduttore radiofonico intervistando un geologo a basso h-index ha detto più o meno testualmente: “È ormai chiaro che è colpa nostra!” Che poi questo “noi”, caro operatore informativo, da chi sarebbe composto, esattamente? Orate fratres!”

via https://twitter.com/AlbertoBagnai/status/1720713650321678729

PENITENZIAGITE!

L’aspetto positivo è: se dai Gore e dal consensus del 98% degli scienziati (hahah, come il mainstream media), si sono ridotti a far leva sull’anemaeccore (Greta), allora tiriamo un gran respiro di sollievo, anche il  Climate Disruption – ex Climate Change ex Global Warming – sta passando come passò senza lasciar tracce il precedente “Nuclear Winter”, sponsor Carl Sagan, degli anni ‘70/80. O come sono passate tutte le disgrazie lanciate a mo’ di anatamena negli ultimi 4 lustri: non se n’è verificato nessuno. Comunque ora, anche se tutti questi teologi del clima han sempre cannato fino a questo momento, ora ne sono certi.

Il rovescio delle medaglia è: se arrivano a tanto allora siamo alla battaglia finale, all’ultima “spallata” nel senso Cadorniano ( colui che mandò la truppa a schiantarsi sull’Isonzo undici volte senza risultati di rilievo): dall’altra parte bisogna tener botta. 

Del resto (nel 2020):

With $32 Trillion In Assets, Investors Demand Immediate Action On Climate Change

“415 investitori che gestiscono 32 trilioni di dollari, avvertono che ignorare i Cambiamenti Climatici può causare danni finanziari quattro volte la crisi del 2008.“

Non dicono che i danni li creano solo a loro che fanno speculazioni in azioni “verdi”.

Solo Al Gore gestisce un fondo speculativo da 23 miliardi in azioni “verdi”. E’ evidente che se la gente smette di credere al loro terrorismo climatico, che serve solo per far salire le quotazioni delle azioni “verdi”, la bolla speculativa si sgonfia.

“E’ l’anno più caldo di sempre.” 😜

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Al Summit Camp in Groenlandia, è la temperatura più fredda di sempre mai registrata nell’emisfero nord.

MENO – 64 °C.

E’ talmente freddo che le temperature sono fuori scala e non entrano nemmeno nel grafico con un minimo di – 60 °C. 🤣

C’è un sacco di gente che campa speculando a vari livelli sui sogni e le paure dei boccaloni. Basta raccontargli che i boccaloni son quelli che non ci credono. 

Codesti circonvettori sono talmente scontati da esser degli archetipi: per tutti, il Collodi (1826-1890) ci ha disegnato sopra due personaggi, il Gatto e la Volpe. 

Anche il #WWF lancia il suo anatema contro chi osa mettere in dubbio il pensiero unico sul #ClimateChange

Giusto per capire, a quanto pare siamo gestiti – a tutti i livelli onlus comprese – da questa gente qua:

Articolo:

Negazionismo climatico, gli ambientalisti contro la presidente di Arpa Lombardia

By aidos