Il settore dell’ambiente edificato è responsabile ad oggi per oltre un terzo del consumo di energia e per circa il 33% delle emissioni di Co2 a livello mondiale (fonte International Energy Agency – OCSE). Si stima che l’UE dovrà investire circa 100 miliardi di euro l’anno in ristrutturazioni ed efficientamento energetico per raggiungere gli obiettivi ambientali che si è posta, ovvero ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas serra di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990. Secondo la Commissione Europea, oltre ai fondi pubblici disponibili sarà indispensabile l’intervento anche da parte di istituzioni private.

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Gli investimenti nell’efficientamento energetico delle abitazioni possono aiutare a liberare liquidità per chi ci vive, abbassando le bollette e, soprattutto, riducendo la svalutazione del valore dell’immobile a lungo termine. Di conseguenza si riduce il rischio di credito, con beneficio diffuso per finanziatori, investitori, clienti finali e clima. Una casa che, una volta ristrutturata, sale di classe energetica da “E” a “B”, può portare risparmi fino a 24mila euro nei successivi 30 anni. Da un punto di vista del prezzo, un aumento del rendimento energetico può corrispondere all’aggiunta di 10-15 m2 alla superficie della proprietà. (…)

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By aidos