MPS, la politica e le lobby finanziarie

Mussari e Vigni pedine di un potere più grande di loro

SIENA. La notizia più sconvolgente dell’ultimo periodo della presidenza Mussari in Rocca Salimbeni, quando già era presidente dell’Abi e si doveva cambiare lo statuto dell’associazione per mantenercelo, era il fatto che si parlava di lui come possibile presidente dello Ior, la banca vaticana che Papa Francesco sta rivoltando come un calzino. Apriti cielo! Qualcuno gridò allo scandalo: il presidente della banca "rossa" che diventa il capo di quella "bianca"! Qualcun’altro un giorno forse riuscirà a spiegare quale sia la differenza, dopo la morte di Enrico Berlinguer e la caduta di Bettino Craxi, tra bianco e rosso nell’Italia degli ultimi venticinque anni. Ma il fatto che la storia del Monte dei Paschi si stia incrociando nuovamente con il Santander di Botin e che i due nuovi investitori latino-americani in patto di sindacato con la Fondazione siano ritenuti vicini all’Opus Dei può far ritenere che i 3 miliardi di supervalutazione inviati per bonifico nel 2008 da Mussari per avere Antonveneta non stiano tornando indietro per supportare l’aumento di capitale di Profumo?

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By jvb

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