Ue ricorda all’Italia che “deve essere all’altezza degli impegni assunti”

Indiscrezioni del quotidiano La Stampa parlano di un presidente del Consiglio, Mario Draghi, irritato, sia con il Tesoro che con UniCredit, per il modo in cui i negoziati sono stati portati avanti.

Non mancano neanche i motivi perché sia l’Ue a essere a sua volta irritata con l’Italia visto che, “secondo quanto riferito da una fonte all’agenzia Reuters, la proroga richiesta a Bruxelles potrebbe essere di ‘anni’ e non di qualche mese o un anno al massimo come circolate nelle scorse ore.

Il Foglio scrive nell’articolo che “la gestione della crisi di Mps ha implicazioni politiche che possono essere pericolose per la stabilità del governo e presenta il rischio di un ritorno del populismo guidato da questioni legate alle banche.

Addirittura?!?!?

Una quasi certezza l’opinione di Lorenzo Codogno, già capo economista del Mef e fondatore della società di consulenza e ricerche di mercato LcMacro Advisors, secondo il quale il costo che i contribuenti finiranno per pagare è pari all’incirca a 10 miliardi di euto, ovvero quasi la metà del bilancio espansivo che Palazzo Chigi si appresta a varare.

Mps, l’Ue rimette in riga l’Italia su rispetto impegni. UniCredit: un addio o un arrivederci?

By Pigi