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Fondo di Solidarietà dei bancari – incontro in ABI il 20 dicembre

 

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INCONTRO SUL FONDO DI SOLIDARIETÀ
UNISIN NON INTENDE “ABBASSARE LA GUARDIA”

Il prossimo 20 dicembre, l’ABI ha convocato le Organizzazioni Sindacali per un confronto in materia di adeguamento del Regolamento del Fondo di Solidarietà del Settore Credito alla Legge 92/2012 (c.d. Riforma Fornero).
In considerazione dell’imminente scadenza del termine ultimo entro il quale la suddetta Legge obbliga i Fondi di Settore ad intervenire sui relativi regolamenti (31 dicembre 2013), UNITA’ SINDACALE ha deciso di partecipare all’incontro di cui trattasi.
UNISIN ritiene, difatti, necessario intraprendere ogni azione volta alla salvaguardia di un importante ammortizzatore sociale che ha consentito, nell’ultimo ventennio, la fuoriuscita non traumatica di migliaia e migliaia di dipendenti del Credito, oltre alla salvaguardia di coloro che si sono trovati a subire crisi aziendali, purtroppo non rare negli ultimi anni a causa, anche, del perdurare della grave crisi economica e finanziaria.
UNITA’ SINDACALE ribadisce comunque che non intende in alcun modo “abbassare la guardia” e chiede, quindi, ad ABI anche una precisa ed inequivocabile inversione di rotta rispetto alle posizioni recentemente assunte, in primis, con la disdetta unilaterale del Contratto Nazionale di Categoria.
Sollecita, inoltre, anche le banche ed i banchieri ad uno strutturale ripensamento rispetto alle scelte strategiche sino ad ora poste in essere che di fatto si sono dimostrate prive di ogni valenza sociale, incapaci di generare crescita stabile per le stesse Aziende e non in grado di creare valore per tutti gli stakeholders.
Le continue e ripetute manovre industriali, per lo più incentrate sulla riduzione del costo del lavoro dei Lavoratori del settore, salvaguardando, invece, gli elevati ed insostenibili – oltre che amorali – compensi del top management, si sono rilevate assolutamente inadeguate a consentire lo sviluppo di quei percorsi virtuosi atti a garantire la complessiva crescita economica del Paese.
E’ quindi sui temi della tutela dei diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Credito che ci si aspetta un concreto e significativo riscontro da controparte. Ciò al fine di consentire anche l’effettivo recupero di un modello positivo e virtuoso di relazioni industriali, in grado anche di porre fine allo stato di tensione che regna oggi in tutte le Banche.

Roma, 13 dicembre 2013

LA SEGRETERIA NAZIONALE

By jvb