Estratto da Banco Desio, il rapporto di Bankitalia di Raffele Castagno (La Repubblica di Parma)

Alla fine Enrico Ceci ha avuto ragione. Il Banco Desio presenta carenze dei sistemi informatici e organizzativi per quanto riguarda l’antiriciclaggio. Il rapporto dell’ispezione condotto dalla Banca d’Italia ha confermato le accuse che l’ex impiegato parmigiano dell’istituto aveva formulato nel 2008, riscontrando falle nel sistema informatico che permettevano di far perdere traccia del denaro.

Tutto partito grazie a Ceci che però ha pagato un prezzo alto per la sue denunce.
Dopo aver segnalato le anomalie alla magistratura il giovane bancario perse il posto, per giusta causa secondo il pronunciamento del tribunale di Parma: “E’ stata una grossa ingiustizia, alla luce sia di quanto avevano prodotto i miei avvocati e tanto più dopo i rilievi di Bankitalia la posizione del tribunale di Parma appare inaccettabile e incomprensibile. Credevo che avrei avuto la possibilità di ottenere giustizia”. Ceci in ogni caso non si pente delle sue scelte: “Sì rifarei tutto, sapevo che avrei patito delle conseguenze, non mi aspettavo così feroci, ma lo rifarei, assolutamente

Estratto da Inchiesta Banco di Desio La procura vaglia i risultati di Stefania Totano (Il Giorno)

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Gli esiti dell’ispezione, eseguita tra novembre e aprile scorsi nel colosso bancario brianzolo, sono arrivati anche sul tavolo del pm Walter Mapelli, che il 29 marzo ha ottenuto la proroga delle indagini per associazione a delinquere e riciclaggio nei confronti del presidente di Banco di Desio e della Brianza Agostino Gavazzi, dell’ex amministratore delegato Nereo Dacci e dell’ex direttore generale Alberto Mocchi (Dacci e Mocchi si sono dimessi dai rispettivi incarichi). Ora il magistrato dovrà valutare se dall’ispezione emergono rilievi penali nei confronti degli indagati. Mentre Banco Desio ha 30 giorni di tempo per ribattere a Banca Italia.
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Secondo l’accusa del pm romano, fino all’aprile 2009 il gruppo di manager e trafficanti avrebbe esportato illegalmente capitali in Svizzera per conto dei clienti vip del Banco di Desio del Lazio.
Un sistema che, secondo la denuncia presentata a Monza, non era però limitato soltanto al Lazio e di cui i vertici di Banco Desio non potevano non sapere.

By aidos