La stagione del terrorismo non era ancora finita e, l’11 e 12 giugno 1978, gli italiani vennero chiamati a pronunciarsi, per iniziativa radicale, sull’abrogazione della legge Reale sull’ordine pubblico e sull’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti. Gli elettori, che erano andati numerosi a votare (81,4 per cento) dissero no a tutti e due i quesiti ma con percentuali diverse: i no furono il oltre il 76 per cento sull’abrogazione della legge Reale e il 56 per cento sull’eliminazione del finanziamento pubblico dei partiti. Segno questo, annotò Gianfranco Piazzesi in un editoriale del 13 giugno 1978, di un’insofferenza crescente verso la classe politica: «Un sintomo da non sottovalutare».

Abrogazione del finanziamento pubblico dei partiti

• Elettori: 41.248.657; votanti: 33.488.690 (81,2%); astenuti: 7.759.967 (18,8%); voti validi: 31.410.378; Sì all’abrogazione: 13.691.900 (43,6%); No all’abrogazione: 17.718.478 (56,4%). Schede bianche: 1.091.213; schede nulle: 987.099.

Immagine: Democratica

By aidos