Torino, 30 settembre 2017 – Luigi di Maio, appena candidato premier del Movimento 5 Stelle, comincia già a parlare di riforme. Nel mirino dell’aspirante presidente del Consiglio ci sono i sindacati. “Se il Paese vuole essere competitivo le organizzazioni sindacali devono cambiare radicalmente. Dobbiamo dare possibilità alle associazioni giovanili di contare nei tavoli contrattazione, serve più ricambio nelle organizzazioni sindacali. O i sindacati si autoriformano o quando saremo al governo faremo noi la riforma”, ha detto Di Maio al Festival del Lavoro a Torino. “Un sindacalista che prende la pensione d’oro o finanziamenti da tutte le parti ha poca credibilità per rappresentare un giovane di trent’anni”, ha aggiunto Di Maio.  ....continua qui

Come dare torto a Di Maio? I diritti sindacali dei lavoratori sono stati scippati dall’oligarchia dei confederali più che dai Governi. Sono stati i sindacati concertativi che, dalla legge 146 antisciopero in poi, sono sempre intervenuti direttamente attraverso accordi legislativi, contrattuali o pattizi.  Occorre permettere ai lavoratori di poter scegliere da chi farsi rappresentare per (ri)prendersi i propri diritti, in barba alla difesa delle “rendite di posizione” dei sindacati.

Basti pensare che i sindacati hanno ormai più tesserati tra i pensionati che tra i lavoratori…