Il servizio bancario è strumentalmente connesso al soddisfacimento dei bisogni essenziali dell’uomo e, pertanto, lo stesso viene considerato dal legislatore nella disciplina di quelli che vengono definiti ‘servizi pubblici essenziali‘ ai fini del contemperamento con il diritto di sciopero.

Per i Sindacati di categoria però le banche non sono “servizio essenziale per il Paese”. Essi infatti chiedono al Governo* di limitare – o meglio discriminare – chi a tale servizio può accedere; ovvero che si renda obbligatorio che chi si reca in banca sia munito del lasciapassare verde potenziato e non di quello Base come oggi previsto dall’autocrate Draghi col consenso del Politbüro.

Già chiedere ai cittadini non muniti di certificazione verde di poter accedere a tali servizi dietro pagamento di un tampone è vergognoso, anche se dal punto di vista sanitario il tampone rimane l’unica forma per dimostrare uno stato di salute (non a caso i tamponi dovrebbero essere ampaimente utilizzati e gratuiti per tutta la collettività).

I dati che arrivavano dai paesi già colpiti dall’ennesima variante indicavano che l’infezione (fortunatamente blanda) colpiva indistinatmente tutti, vaccinati e non. Infatti alcune testate giornalistiche citavano: “La variante Omicron diffusa soprattutto tra giovani e vaccinati“, “Oms: “Omicron colpisce anche guariti e vaccinati, si diffonde più velocemente di Delta”

Il grafico qui sotto riportato è di per sè esplicativo: Sudafrica con 27,1% di VACCINATI, contro Italia e il resto del mondo super VACCINATI…guardate gli indici di contagio…

Sconcerta perciò questo accanimento da parte delle organizzazioni sindacali ad una minoranza della collettività, soprattutto perchè questa richiesta nulla ha a che fare con la tutela della salute dei lavoratori bancari.

E pensare che solo qualche mese fa la stessa fabi, per bocca del suo storico leader siciliano, Carmelo Raffa, aveva chiesto un parere legale sulla chiusura degli sportelli bancari* in terra sicula. L’avvocato contattato dal sindacato si era così espresso: “La chiusura indiscriminata degli sportelli bancari nei piccoli Comuni, pertanto – sottolinea il legale – integra, a mio avviso, a fortiori una violazione della normativa vigente in materia di servizi pubblici essenziali, giacché ciò risulta essere lesivo – ben più di un semplice sciopero – dei diritti dei cittadini i quali vedono precluso l’accesso al credito ed al risparmio. Quanto detto viene ulteriormente avvalorato dal fatto che financo la normativa emergenziale di contenimento e contrasto al Covid-19 messa in atto dal Governo italiano ha escluso dalle chiusure imposte le Banche, qualificandole come attività necessarie ed indispensabili”.

Cosa ne penserà l’avvocato di tale comportamento messo in atto dai sindacati? C’è di che essere basiti e preoccupati.

* Comunicato sindacale: Crescita contagi, incontro con Abi giovedì 13 gennaio

* Articolo da cui è tratto:“La banca è un servizio pubblico essenziale che va garantito ai cittadini”

By aidos