“Hanno in mente il “modello Marchionne”, vogliono frammentare la categoria e spostare la contrattazione a livello locale o di grandi gruppi”, dice Angela Rosso, esponente del sindacato autonomo Fabi. “Dopo la Fiat, anche il settore servizi sta cercando di spostare tutto sui contratti di secondo livello, tralasciando le tutele che abbiamo nel contratto nazionale”, rimarca Sandro Testa, segretario della FibaCisl Piemonte.

Ma non è quello che vuole anche Renzi con il “contratto unico” per i neoassunti previsto nel Jobs Act? Quindi perchè Fabi e Fiba non hanno aderito alla giornata di sciopero che si è tenuta lo scorso dicembre contro il Piano Lavoro del Governo?

L’articolo: Lo sciopero dei soldi, venerdì si fermano 26 mila bancari

By jvb