(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 13 feb – 'Riteniamo provocatorie e irricevibili le proposte formulate dal Gruppo Intesa Sanpaolo, che intende licenziare 50 lavoratori di Banca Monte Parma o, in alternativa, imporre ai dipendenti della banca la riduzione delle retribuzioni, la cancellazione dei trattamenti aziendali, demansionamenti professionali con riduzione dei trattamenti economici e la sospensione dell'attivita' lavorativa senza la copertura del Fondo di solidarieta' e senza versamento della contribuzione previdenziale". Cosi' Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. "Consideriamo queste misure inaccettabili – aggiunge – soprattutto alla luce dei pesanti sacrifici affrontati negli ultimi due anni dai lavoratori della banca, a cui va tutta la nostra solidarieta'. Giudichiamo, infine, particolarmente grave e delicata la situazione di Banca Monte Parma, anche in vista del prossimo avvio delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di categoria in Abi". "Non possiamo permettere che le vicende dell'azienda siano strumentalmente utilizzate come grimaldello per tentare di scardinare l'intera contrattazione nazionale di settore – conclude – La Fabi, pertanto, sosterra' il percorso di mobilitazione che le rappresentanze aziendali unitarie hanno gia' avviato con il sostegno unanime dei lavoratori".

(via Borsaitaliana.it)

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