Poiché saranno i bancari e non gli assicurativi a garantire l’occupazione giovanile regalando 190 milioni di euro ai banchieri, mi sarei aspettato di leggere sulla stampa che quello assicurativo, dopo il tracollo dell’americana AIG avvenuto ormai qualche anno fa, è un settore in profonda crisi.

Ed invece scopro che il CCNL degli assicurativi prevede 650 euro una tantum a copertura del periodo 2007/2010, 700 euro per gli arretrati 2011, 100 euro di incremento 2012 oltre al montante 2011. Dal 1° gennaio 2013 si prevede inoltre l’erogazione di 332 euro annui e dal 1 luglio 2013 ulteriori 89 euro annui. Ad esclusione dell’una tantum di 650 euro, gli altri importi sono validi ai fini tabellari, previdenziali e contributivi. A regime, ossia dal primo luglio 2013 l’incremento complessivo della retribuzione sarà di circa 1839, pari al 6,57%. È questa la mediazione raggiunta tra il 5,74% offerto dalle imprese e il 9,38% chiesto dai sindacati.

Evidentemente le assicurazioni operano in un mercato florido e senza preoccupazioni e non conoscono la crisi, perché sicuramente non può essere solo la forza contrattuale o la capacità delle Organizzazioni Sindacali. I Segretari Nazionali degli assicurativi infatti sono gli stessi nostri.

Inoltre leggendo l’articolo che trovate più sotto si può vedere come anche i Manager di Generali Assicurazioni per esempio abbiano subito i tagli fino al 50% dei compensi (nell’articolo si possono leggere anche i nomi di alcuni manager con tanto di incentivi prima e dopo la decurtazione).

Quindi?

Quindi saremo noi bancari chiamati col nostro CCNL a pagare per le deficienze strutturali di un sistema gestito da banchieri un po’ troppo politicizzati che hanno saputo sperperare e gestire in maniera non proprio ottimale, è il caso di dirlo, ingenti fortune.

Ricordo ancora quando lavoravo in Banca Adalya – la società prodotto di Unicredit specializzata nel settore mutui – ed analizzando i dati economici e gestionali il Presidente spesso mi diceva che per riuscire a perdere 49 milioni di euro l’anno ci voleva stile, non tutti erano in grado di farlo.

Ma la lezione non è servita ed ora ci riproveranno con le NewCO.

Alla fine il CCNL passerà e visto che l’Abi incasserà garanzie di maggiore produttività e la sospensione per due anni di alcuni diritti acquisiti, come gli scatti di anzianità ed una deregulation sugli orari così da consentire agli sportelli di rimanere aperti fino alle dieci di sera (oggi è già prevista l’operatività al sabato), almeno si sarebbe dovuto chiedere ed ottenere di più per mantenere le attività – ed i lavoratori – all’interno delle Aziende.

Oltre il danno la beffa…. Perciò per essere “cornuti e mazziati consapevoli”, lunedì partecipate all’Assemblea per il rinnovo del CCNL che si terrà in Ubis. E’ il momento di dire la vostra…. Aspettando la riforma dell’Art.18 ….

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Fonte immagine: www.anziani.it

By aidos