Cosa induce la CGIL a ritenere che lo Stato abbia la capacità taumaturgiche tali da poter risanare una situazione economica asfittica che esso stesso ha contribuito a generare con tasse, soprattasse, balzelli e burocrazia a go go? Settant’anni di politica statale (leggasi assistenzialismo) pro meridione non hanno creato occupazione o ricchezza, perché ora dovrebbe essere diverso? E con quali soldi visto il debito pubblico monster che abbiamo?? Abbiamo poi visto i danni che la politica della seconda repubblica ha fatto in banca. Basti pensare ad MPS:  i danni  sono stati procurati dal PD senese (e nazionale) attraverso la Fondazione, cosa ci assicura che danni maggiori non siano possibili (e anzi probabili) grazie al PD nazionale non solo al sistema bancario ma all’intero Paese ?

Bello poi leggere che (almeno) i sindacABI hanno un alto concetto del loro ruoli di notai.

(…) Necessario un piano di investimenti pubblici fuori dalla logica dei bonus

Nicola Cicala sollecita il governo ad “avviare un piano di investimenti pubblici, uscendo dalla logica dei bonus”, da finanziare con nuove scelte di politica economica, considerando che “i 40 miliardi di euro veicolati negli ultimi tre anni alle imprese” non hanno dato i risultati sperati. Occorre, infine, dare vita a “quanto scritto dalla Cgil nel suo Piano straordinario per l’occupazione, puntare sull’apprendistato, pulire il sistema di tutte le forme contrattuali precarie, e affrontare i temi dell’aumento dei salari, riconoscendo nei rinnovi qualcosa in più della sola inflazione, e della fiscalità, intervenendo con maggiori detrazioni per il lavoro dipendente.Nel suo intervento Antonio Patuelli, presidente di Abi, ha detto di apprezzare la modalità del dialogo e l’impostazione data dalla Fisac e dalla Cgil: “Quando vedo gli eurocrati che continuano a ragionare in termini di soluzioni solo bancarie, anziché spingere fortemente su sviluppo, ripresa e occupazione, non mi ritrovo – ha detto –. È ora di smetterla con i tassi pavimento, che, nelle teorie che ascolto, dovrebbero svolgere una sorta di selezione darwiniana delle banche, ma in realtà sono un purgante per un corpo che non ne ha bisogno”. (…)

Cgil e Fisac. Oltre le crisi bancarie. Camusso: “irrisolto il nodo crediti per gli investimenti” e al ministro: “il sentiero stretto, frase che non doveva dire”. Megale: “Lavoratori valore aggiunto”. Patuelli: “Fondamentali le parti sociali”. Padoan: “Sistema bancario di qualità”

By jvb