“Sorpresi nel sonno, avvelenati, torturati e infine tagliati a pezzi. Fu questo il tragico destino di dodici giovani Carabinieri, catturati dai partigiani comunisti alle Cave dei Predil nell’alto Friuli”. Vittorio Sgarbi, nella sua rubrica su Il Giorno, ricorda quanto avvenuto il 23 marzo 1944, quando ” i partigiani comunisti presero in ostaggio il vicebrigadiere Dino Perpignano, mentre stava rientrando negli alloggiamenti e, minacciandolo, lo costrinsero a pronunciare la parola d’ ordine. Una volta entrati nel presidio, catturarono tutti i Carabinieri, in parte addormentati. I dodici militari furono deportati nella Valle Bausizza e rinchiusi in un fienile dando loro un pasto condito con soda caustica e sale nero”. (…)
Articolo da leggere qui:

Vittorio Sgarbi: il massacro comunista dei carabinieri alle Cave dei Predil

By aidos

One thought on “Vittorio Sgarbi ricorda l’eccidio perpetrato dai partigiani il 23 marzo 1944”
  1. Onore ai martiri e disprezzo verso queste sporche bestie partigiane !
    Questi caduti andrebbero ricordati con tutti gli onori che meritano, invece questa repubblica di codardi li ha dimenticati. La loro colpa è solo quella di essere stati trucidati dai partigiani, da quelli che la storia vuole ricordare come i buoni, i portatori di valori, gli intoccabili puri e senza macchia. Vergogna !

Comments are closed.