Uno spunto di riflessione.

“La Socializzazione non è se non la realizzazione italiana, romana, nostra, effettuabile del socialismo; dico nostra in quanto fa del lavoro il soggetto unico dell’economia, ma respinge la livellazione di tutti e di tutto, livellazione inesistente nella natura umana e impossibile nella storia” (Mussolini – 14 ottobre 1944)

In Italia l’unico vero tentativo di socializzazione si fece nel ventennio. Peccato oggi se ne parli poco, soprattutto ora, in periodo di crisi economica e di una palese incapacità manifestata dagli imprenditori e politici “de noartri” di guidarci fuori dal pantano in cui le banche ci hanno condotto.

Con il termine socializzazione dell’economia si intende una teoria, attuata in ambito fascista repubblicano, di trasformazione sociale dell’economia nella quale la proprietà dei mezzi di produzione non è esclusiva del capitalista, ma è partecipata con i lavoratori impiegati nell’azienda (Fonte Wikipedia).

[banner network=”adsense” size=”125X125″ type=”default”]Con la “Carta del Lavoro” (1927) prima e – soprattutto –  con la politica economica della RSI poi, si cercò di dare impulso a questa teoria economica che di fatto non disconosceva l’iniziativa e la proprietà privata. Anzi, questa veniva integrata in un più nobile fine che era quello di permettere al  singolo di prendere coscienza della sua funzione sociale.

Al singolo veniva cioè attribuito un “diritto-dovere” poiché l’intera sua esistenza non era fine a se stessa ma inserita all’interno di un più ampio gruppo, la società appunto,  e si sarebbe dovuta sviluppare in armonia con essa.

Un modello che oggi andrebbe ripreso e ripensato per ricostruire un tessuto sociale ed un sistema economico libero, che possa mettere fine alle sperequazioni di un sistema economico esasperato da questi anni di crisi economica.  Un modello ripreso da alcuni grandi sindacalisti del passato come Filippo Corridoni che nel suo “Sindacalismo e Repubblica” dichiarava che il vero obiettivo della battaglia eroica del sindacalismo proletario doveva essere la  “Socializzazione dei mezzi di produzione e di scambio, che risolverà definitivamente la questione sociale.”

Spunti su cui riflettere.

 

Leggi:
CORPORATIVISMO, SOCIALIZZAZIONE. LA MARCIA DEL FASCISMO VERSO LO STATO NAZIONALE DEL LAVORO.
 DECRETO LEGGE SULLA SOCIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE (1944)

(Immagine: thule-italia.com)

By jvb