Ma dove sarebbe l’offesa, o meglio il disprezzo, che l’On. Storace con le sue affermazioni avrebbe manifestato nei confronti di Sua Maestà Re Giorgio I°? Se considerare indegno di una carica usurpata a maggioranza un comunista che definì “teppisti e spregevoli provocatori“ studenti ed operai ungheresi insorti, è reato di lesa maestà, questo Paese è alle cozze. Ma questo fa il paio col DDL sull’omofobia in discussione al Senato. Altro reato d’opinione che vuol mettere un bavaglio.

Vilipendio a Napolitano, Storace a processo

(…) Storace nell’ottobre del 2007 scrisse sulle colonne del suo giornale che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva “una disdicevole storia personale”, una “evidente faziosità istituzionale” ed era “indegno di una carica usurpata a maggioranza”. Per questo è stato indagato e rischia 5 anni di carcere.

L’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella autorizzò la Procura di Roma a procedere contro Storace. Con le elezioni del 2008 e la nuova maggioranza di centrodestra, la questione fu discussa dalla Giunta delle autorizzazioni del Senato, che il 19 febbraio 2009 giudicò insindacabili le opinioni espresse da Storace, in base all’articolo 68 della Costituzione.(…)

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Immagine: www.scuolanticoli.com

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