Pioneer: c’è l’accordo con Banco Santander.

Il dado è tratto, indietro non si torna. Un altro scampolo di UniCredit si appresta ad uscire dal Gruppo. Dopo UCCMB è la volta di Pioneer. Il CdA di Unicredit ha autorizzato la fusione di Pioneer Investments con Santander Asset Management. Le società interessate dall’operazione hanno firmato un accordo vincolante.

UniCredit e Banco Santander sono dunque promessi sposi e si ipotizza che l’operazione si potrà perfezionare nel corso del 2016 dopo aver ottenuto le necessarie approvazioni dalle autorità di vigilanza in molti paesi nei quali le due Società sono oggi presenti.

La nuova società risultante dell’unione delle due entità opererà con il nome di Pioneer Investment ed avrà il suo quartier generale a Londra. Gestirà un patrimonio di circa €400 miliardi, posizionandosi tra le più grandi società di asset management nel mondo, con un’imponente piattaforma distributiva in tutti i principali mercati mondiali.

Da questa operazione Unicredit si aspetta di incassare diverse centinaia di milioni di Euro che potrebbero comunque risultare insufficienti per coprire un possibile deficit di capitale. Secondo gli analisti di Barclays, alla luce del nuovo piano industriale, UniCredit potrebbe apparire “debole” in quanto a capitalizzazione. Inoltre c’è un concreto rischio di registrare ancora rendimenti deludenti entro il 2018. Anche gli analisti di Citi sono scettici in merito al piano industriale presentato e ritengono che il mercato avrà bisogno di prove del processo di ristrutturazione aziendale come, per esempio, della cessione di attività e delle sofferenze oppure del taglio dei costi, e della ricostruzione del capitale .

By jvb