…ma in Toscana nasce un’alternativa un po’ renziana a Mps…

(…) “La politica stia fuori dalle banche”, ripeteva Renzi come un mantra durante il terremoto del Monte. Ma la politica, proclami pubblici a parte, ha dovuto giocoforza tornare ad occuparsi del sistema bancario. Soprattutto in Toscana, dove il governatore Enrico Rossi, in piena campagna elettorale per la sua rielezione, chiese l’intervento dello Stato per salvare l’ultimo briciolo di toscanità del Monte. La risposta del sottosegretario Luca Lotti, a un vertice Pd a Siena, fu secca: “La nazionalizzazione è un’ipotesi che non esiste”. E sempre in Toscana, poco dopo, i tantissimi nuovi sindaci renziani eletti – scalzato il blocco dalemian-bersaniano e dopo il tracollo di Mps – si sono ritrovati senza più una vera banca del territorio. Una mission impossible per chi doveva e deve governare le ferite di decine di crisi aziendali, con linee di credito al lumicino ed erogazioni delle fondazioni diventate un miraggio.

Quel legame banche-politica, insomma, andava ricostruito al più presto. E’ in questo contesto che il modello ChiantiBanca ha mostrato di avere una marcia in più.(…)

button

By jvb