Interessante articolo pubblicato dalll'Associazione Onlus per la tutela della Salute Femminile "Vita di donna" . Una sintetica ma precisa ricostruzione (con tanto di nomi) di quanto sta accadendo in MPS e, più in generale,  nel panorama bancario italiano.Mette un po' i brividi e molta amarezza. Vale la pena dedicarci 5 minuti. Da leggere!

 

La Banca Mps esternalizza ma sarà battaglia, donne in prima linea contro gli squali della finanza e della politica

Si sta consumando, tra l’indifferenza dei media, quella della politica e delle istituzioni, l’esternalizzazione di 1.066 dipendenti della Banca Mps. Telefonate di donne che raccontano: “Il solito stratagemma per fare soldi messo in atto dagli squali dell’alta finanza, protetti dai politici collusi?”.

 

Da alcuni mesi riceviamo al numero della nostra associazione telefonate di donne terrorizzate per il loro futuro occupazionale. Sono madri di famiglia che lavorano per la Banca Mps e, tra sentimenti di rabbia e di paura, ci raccontano la loro condizione di “esternalizzande”.

Considerato che il numero dei contatti è aumentato nell’ultimo periodo, abbiamo deciso di interessarci contattando i sindacalisti Fisac Cgil impegnati nella vicenda, reperendo poi alcune informazioni sulla Rete.

Sono 1.066, tra uomini e donne, i dipendenti Mps che dal 1° gennaio 2014 saranno esternalizzati.

Un presidente rinviato a giudizio?

La prima cosa che ci è saltata agli occhi, è che il presidente della Banca, Alessandro Profumo, è un manager rinviato a giudizio nel 2012 per una presunta frode fiscale perpetrata quando era amministratore delegato di Unicredit. L'uomo, dopo aver percepito 40 milioni di euro come buonuscita è approdato alla guida dell'istituto senese.

Non ci è sfuggito che dal 2012 quel rinvio a giudizio è diventato una specie di balletto tra procure, è necessario stabilire quella di competenza per lo svolgimento del processo. Così da Milano il fascicolo, va a Bologna e da lì ancora non è chiaro quale altro passo di danza farà. La cosa preoccupa l’Adusbef (l’Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari e Finanziari) a tal punto che il 18 novembre scorso fa un comunicato in cui paventa il rischio prescrizione. Insomma, cosette già viste.

Siamo certamente garantiste ma, e lo chiediamo alla politica, non si poteva evitare la nomina di manager rinviato a giudizio? Così, solo per recuperare il senso dell’estetica in un Paese come il nostro, in cui di cose limpide se ne vedono sempre meno. “Siamo nelle mani di un presunto evasore fiscale – ci ha raccontato una delle donne al telefono – che decide dei nostri destini, quelli miei e della mia famiglia”.…....continua a leggere accedendo al sito vitadidonna.it

By jvb