Marijuana terapeutica di stato. A produrla sarà l’Esercito Italiano. Renzi e le sue priorità

Di Emanuele Ricucci, il 6 settembre 2014

200273897-001Come se non si fosse già confusi dagli eclettici comportamenti di questo rimbalzare governativo di riforma in frasca, dal divenire matto di questi tempi. Adesso quantomeno si sarà confusi a scopo terapeutico. Proprio mentre le Forze dell’Ordine lottano per la loro dignità di operatori della sicurezza, quella vera, quella da garantire oltre ogni problema personale, familiare, oltre ogni umiliazione, oltre ogni divisa vecchia senza ricambi di magazzino ed un compenso meschino assolutamente non rapportato ad un mestiere durissimo, per la loro rispettabilità di uomini, l’oligarchico governo fiorentino, sovieticamente- democristiano, si esprime nella sua massima accezione sinistroide, altro che sociale, altro che proletariato 2.0, altro che collettivismo moderno, altro che progressismo. “Lo Stato produrrà marijuana a uso terapeutico. E a produrlo sarà l’esercito italiano: verrà infatti coltivata dallo stabilimento chimico militare di Firenze. Ne dà notizia La Stampa che spiega come il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dato il via libera alla coltivazione a scopo terapeutico. La Lorenzin ci ha pensato a lungo, ma alla fine ha dato il suo ok” , come riportato da “Libero” nell’edizione di ieri. Non è una bufala evidentemente, ma un ricco bong di ganja a scopo puramente terapeutico dalla nobile derivazione militare. Così sarebbe fantastico assistere alla creazione del “I R.C.”, ovverosia del Primo Reggimento Coltivatori, un reparto decisamente innovativo, all’avanguardia in un sistema militare ultra tecnologizzato ed iper moderno. “A produrre i farmaci cannabinoidi ‘di Stato’ sarà lo Stabilimento chimico-militare farmaceutico di Firenze […]Sono in via di preparazione i percorsi e le procedure per concretizzare questa ipotesi. Una sorta di ‘protocollo sperimentale’ per garantire farmaci ‘made in Italy’ e a basso costo. Alla struttura, nata a fine ‘800 e oggi centro di produzione di molteplici tipologie di farmaci, serviranno poi alcuni mesi, a partire da quando arriverà il via libera ufficiale del ministero della Difesa e della Salute e le indicazioni pratiche, per dare il via alla produzione a regime. Non tempi lunghissimi, comunque” (Fonte Il Messaggero). …continua a leggere accedendo a QELSI.it…

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