«A negoziare ci hanno mandato il sottosegretario agli affari europei, che sul piano protocollare non conta niente di niente. Non il premier, e nemmeno il ministro degli esteri. Vedendo la composizione della delegazione già si capiva che avremmo perso. Un sottosegretario non può promettere niente, neanche lo sentono. Perché Gentiloni non era li, a chiedere i voti uno ad uno? E’ spaventoso, i ministri non parlano con i sottosegretari, tra l’altro senza portafoglio. Sono errori talmente grossi e grossolani che pare anche difficile pensare che sia successo per caso. Almeno il coraggio di provarci e di metterci la faccia. Il Governo non ha fatto nemmeno quello».
Italia “scippata” della sede dell’Ema, emerge la verità: fu colpa di Gentiloni
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