Condivisibile la posizione del consigliere Maria Pia Piroli di Soragna…

La mozione approvata dal consiglio comunale di Soragna

Legge Fiano? Sì, ma contro il comunismo

Chissà se Fiano, Boldrini & Co si aspettavano che i contenuti della legge recentemente approvata dalla Camera per punire l’apologia di fascismo (o presunta tale) fossero interpretati in maniera estensiva contro il comunismo. Forse no. Eppure è esattamente quel che è accaduto a Soragna, cittadina di cinquemila abitanti in provincia di Parma.

L’idea, espressa nella mozione presentata dal consigliere Maria Pia Piroli (Soragna ci Lega), è infatti quella di “mettere al bando” il comunismo, impegnando il primo cittadino Salvatore Iaconi Farina ad “avanzare al Governo la richiesta di perseguire penalmente con pene severe chiunque propaganda immagini o contenuti propri del partito comunista”.

Nel documento, approvato dal consiglio comunale, si riprende quasi alla lettera il disposto della legge Fiano: in esso si legge infatti che i comportamenti in questione sono da ritenersi punibili anche se commessi “attraverso la riproduzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti, persone, immagini o simboli a esso (il comunismo) chiaramente riferiti, ovvero ne richiamano pubblicamente la simbologia o la gestualità, con pena aumentata se il reato dovesse avvenire per via informatica”.

Nella mozione si ricorda inoltre che il Comune di Soragna ha “più volte espresso il proprio apprezzamento a iniziative per la pace, la democrazia e la condanna di tutti gli estremismi” e che il partito Comunista ha “cagionato la morte di oltre cento milioni di persone sotto il simbolo falce e martello”. Non mancano nemmeno i riferimenti all’attualità: “ancora oggi il Partito comunista in molti Paesi del mondo è sinonimo di feroci dittature o deboli democrazie” come “Corea del Nord e Venezuela” si legge infatti della mozione. In cui si ricorda, infine, che “nel nostro Paese tutti i gruppi antagonisti si rifanno a tale ideologia, ai suoi simboli e leader”. Dunque tutti quelli che si rifanno al comunismo andrebbero condannati. E prima o poi lo saranno: se non dalla giustizia degli uomini, di sicuro da quella divina.

Cristina Di Giorgi

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By aidos