L’INDIGNOMETRO/ Il Colle e le Foibe, le bugie dell’Anpi e la grazia (di stampa) a Zingaretti

mercoledì 5 febbraio 12:35 – di Maurizio Gasparri

L’indignometro serve soprattutto quando si avvicina la Giornata del Ricordo. Istituita con una legge dello Stato, prevede che il 10 febbraio di ogni anno si ricordino gli italiani massacrati nelle foibe e tutti coloro che furono costretti dalla violenza slavo-comunista ad abbandonare Istria, Fiume e Dalmazia. Per ottenere le celebrazioni bisogna più volte sollecitare le istituzioni dello Stato.

Una volta dissi ad un alto dignitario del Quirinale: “ma il 10 febbraio non è mica il mio compleanno! Non devo essere io a sollecitare le celebrazioni doverose. Ci sarà pur qualcuno che tiene un agenda delle scadenze della Repubblica! Per il 25 aprile vi chiamano i nipoti dei partigiani? E per celebrare il 2 giugno vi chiama qualche fervente fautore della Repubblica? Non credo”. Sono colloqui letterali e non mi permetto di citare l’interlocutore, ma se necessario lo farò.

L’indignometro scatta per le bugie dell’Anpi

In questi giorni spuntano le iniziative dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani. La sua diramazione di Lecce è arrivata al punto di parlare di “presunte foibe“. Mi sono indignato e ho chiesto al Ministro dell’interno Lamorgese di sciogliere a Lecce questa associazione. Ovviamente nessuno lo farà. Ma mi permetto almeno di dirlo. Hanno poi chiesto una sala del Senato per dar luogo, sempre come Anpi, un convegno che potremmo definire giustificazionista. Non si è arrivati a negare il massacro delle foibe, si sono ‘limitati’ a dire che in fondo quegli italiani “se l’erano cercata una sorta di ritorsione slava”. Argomenti offensivi. Silenzio della Segre. Cercherò di rivolgere qualche domanda in Aula. L’indignometro quando scatta? Gli infoibati suscitano poca indignazione da parte di chi vince la gara del vergognometro. Infatti i negazionisti ed i giustificazionisti sono gente di cui l’Italia si deve vergognare.

Zingaretti salvato dalla stampa

E si vergogni pure Zingaretti. Abboccando a una notizia falsa, giorni fa ha biasimato dei ‘razzisti’ che, secondo false notizie rapidamente circolate, avrebbero organizzato una sassaiola contro dei ‘cinesi infetti’. Era una bufala. Ma lui si era indignato. E nessuno si indigna per la sua stupidità. Ha inseguito un falso. Se succede a uno di destra scatta la lapidazione. Se sei di sinistra invece puoi dire ogni fesseria.

 

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By aidos