Non ci posso credere! Anche la Cgil di UniCredit è ossessionata dalla questione migranti (qui il post)!

Avranno ordinato di martellare su questo punto e anche in Unicredit si saranno allineati? Del resto, Cgil e Coop con i migranti di soldi ne fanno…il rischio di perdere un lucroso business (tanto paga Pantalone, o meglio i figli ed i nipoti di Pantalone) è reale.

Sarebbe però opportuno ricordare che in tutto questo tempo nessun altro popolo d’Europa ha mostrato tanta comprensione per i disperati che fuggono. Nessun’altro Paese ha impegnato la propria Marina Militare per individuarli in mare e per salvarli (finendo, è vero per diventare – loro malgrado – tassisti dei disperati). Nessun’altra nazione o istituzione dell’intera Unione europea ha fatto quanto hanno fatto gli italiani che si sono adoperati per dare un tetto, un posto e, quando possibile, un lavoro agli stranieri senza denaro e senza patria. Abbiamo trascurato i nostri figli per aiutare gli altri, sono cose che indignano anche queste!

Il governo (di sinistra) nel 2017 ha assegnato 450 milioni (ne aveva promessi 500, ma gli sembravano troppi) per la “non autosufficienza” . Lo stesso governo italiano per i migranti, sempre nel 2017, ha stanziato 4,6 miliardi di euro (addirittura un miliardo in più rispetto a quanto si è speso nel 2016). I nostri figli, seppure “non autosufficienti” se la caveranno in qualche modo…ed al limite c’è sempre l’eutanasia cribbio! A sinistra l’hanno approvata, se non ce la fanno più a campare che si ammazzino!

Per non parlare poi dei terremotati abbandonati a loro stessi…

Eppure, la polemica politica divampa sull’onda del puro pregiudizio ideologico. Tutti i soloni del pensiero “illuminato” che pontificano sui giornali pretendendo di dare o negare agli altri patenti di “civiltà” in base ai propri pregiudizi ideologici tacciono però sullo sfruttamento dei migranti da parte di mafie, terroristi e malavita organizzata.

Basterebbe leggere questo testo dell’eritreo Daniel Wedi Korbaria e qualche dubbio verrebbe…

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UN AMICO ERITREO: IL BUSINESS DEI PROFUGHI GESTITO DA SOROS

(…) In Italia la sinistra italiana al pari di Dorian Gray ha venduto l’anima al peggior diavolo. E se vedesse ora il suo ritratto in soffitta scoprirebbe di essersi così tanto imbruttita da far schifo ai creatori de La cosa. Requiem immonda! Solo che questo diavolo di un Soros è come il cancro che lentamente allarga le sue metastasi dentro il corpo che lo ospita.

Quella sinistra ha riscoperto i valori dell’Umanitario d’oltreoceano e si è data al volontariato per campare, la filosofia del magna magna ha preso il sopravvento. “Umanitaria” è una malattia che ha colpito i miei ex compagni della piazza e, in un contagio irreversibile, ha trasformato tutta la sinistra italiana in paladini dei diritti umani che li vede oggi impegnati ciecamente, proprio in nome di questi rinnovati valori, El Pueblo Unido Jamás Será Vencido si è trasformato in: Accogliamoli tutti perché li amiamo! E questa loro bontà si dipana ovunque, terra, cielo e mare.

Così i miei ex compagni progressisti, indossando scudi da umanitari e spade da paladini dei diritti umani, sono andati a combattere una guerra in quel mare santo che è il Mediterraneo, dove si dovrà imbandire il banchetto della morte per annegamento di molti disgraziati. Il Mar Mediterraneo è diventato l’ambientazione perfetta, la scenografia ideale per combattere la guerra santa dei migranti.

E proprio in quel mare dove a migliaia moriranno annegati, qualcun altro è destinato invece a concludere affari d’oro trasformando il Mediterraneo in una location hollywoodiana per chi cerca soldi, fama e gloria. La stagione della pesca è aperta! I miei ex compagni progressisti, i miei ex compagni di tante battaglie progressiste mascherati da giornalisti, fotografi, capitani coraggiosi, dottori e attivisti ONG armati di telefoni satellitari sperano nella complicità dei trafficanti e degli scafisti, dei beduini ruba-reni e dei tagliatori di teste perché gliene mandino in abbondanza. Tutti aspettano impazienti con coltello e forchetta in mano pronti ad addentare il prelibato pasto di immigrati naufraghi, l’abbuffata di un pescato che vale milioni di dollari.

A vederli sudati, affamati e con la bava alla bocca mi sembrano i dannati dell’inferno dantesco. “Perché non gli disobbedite?” “È fuori di testa, non lo vedete anche voi?” chiedo. “Eh, io non posso rifiutare perché ho una famiglia da mantenere” mi dice il più coraggioso di loro. Un altro mi sussurra guardandosi intorno: “Se rinunciassi che altro lavoro troverei dopo?”. “Eccolo, un barcone!” grida il fotoreporter zoomando con l’obiettivo gigante della sua macchina fotografica.

“Finalmente se magna!” dicono i compagni necrofili in coro. Ed io vomito. (…)

 

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Immagine: Libertà e Persona

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By aidos