omicidi-di-statoNell’operosa Briazna, da mercoledì scorso c’è un nome in più nel lungo elenco dei suicidi di stato. Aumenta, nell’indifferenza dei media e delle istituzioni, l’elenco delle vittime della crisi e di quanti, tra imprenditori in difficoltà e disoccupati senza speranza di trovare un’occupazione, scelgono di farla finita togliendosi la vita.

Bisognerebbe istituire un sostegno medico e psicologico per chi si ritrova a perdere il lavoro. Come spesso ripete lo psichiatra e professore di medicina legale Michel Debout, uno dei più grandi specialisti francesi di suicidi, “Un disoccupato si suicida perché è socialmente morto, non ha più posto (…) Ma nessuno si preoccupa di cosa diventa”.

Ed i suicidi tra i disoccupati sono in crescita. Una realtà ben presente, ma spesso ignorata, soprattutto dalle istituzioni. Le priorità di questo Governo sono immigrati clandestini e riforma del Senato.

C’è molto per cui essere arrabbiati, ma non oggi. Oggi solo una preghiera per tutte le vittime della crisi.

Monza: si toglie la vita a quarant’anni, accanto la lettera di licenziamento

Un quarantenne è stato trovato morto mercoledì attorno alle 20 nella sua abitazione di Monza, in zona Villa Reale. L’uomo si è tolto la vita impiccandosi. Accanto al cadavere è stata trovata una lettera di licenziamento.

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(Immagine: blog.studenti.it)

By aidos