Monsignor Mario Delpini incontra gli amministratori locali per stimolare «un rinnovato coinvolgimento della comunità cristiana nella vita socio politica del territorio».

Di cosa avrà mai parlato con i sindaci: di come il malaffare si insinua nella vita politica delle nostre comunità? Dello scarso senso civico ed etico di politici locali? Della lontananza della politica dai reali bisogni dei cittadini? Delle condizioni in cui versa il nostro welfare che per molti cittadini italiani non è in grado di soddisfare i bisogni più elementari? Della precarietà del lavoro? Di come i giovani si ritrovano senza un futuro? O di anziani lasciati ai margini della società civile e costretti a cercare tra gli scarti dei supermercati per racimolare qualche cosa che permetta loro di arrivare a fine mese?

Queste son chiacchiere da bar, falsi problemi.  Quisquilie, bazzecole, pinzillacchere, sciocchezzuole… come avrebbe detto Antonio de Curtis, in arte Totò.   A quanto pare il compito quotidiano degli amministratori locali deve essere “l’incontro con chi è straniero e non è cittadino”.

Per chi non l’avesse capito si vuole rafforzare il business del buonismo accogliente: favorire la nuova tratta di esseri umani che diventeranno manovalanza sottopagata (per imprenditori o criminalità organizzata poco cambia) e nel contempo ingrassare coop bianche e rosse. Favorire ed incentivare lo schiavismo del nuovo millennio.

Per citare falcemartello “Tutti “migrants friendly” con il culo degli altri” 🙂

Buona lettura!

L’arcivescovo: accogliete i profughi e i migranti

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By aidos