Si erano organizzati sul web per denunciare in massa allo IAP le affissioni stradali Pro Vita & Famiglia contro l’ideologia gender.

Lo IAP (Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria) è un ente indipendente che vigila su tutte le comunicazioni pubblicitarie.

Gli hanno inviato decine di denunce sperando che ordinasse la rimozione dei manifesti perché “offensivi” e “discriminatori”.

Lo IAP però ha risposto che “non ha rilevato nei confronti del messaggio di cui si discute gli estremi per un proprio intervento”.

Infatti, scrivono, “la comunicazione sociale gode di maggiori margini di libertà … sulla base del principio di tutela della libertà del pensiero costituzionalmente garantita”.

Davvero una gran bella vittoria.

Video intervista ai consiglieri di opposizione Matteo di Benedetto (Lega), Stefano Cavedagna (FdI) e al referente locale Pro vita, Federico Perboni:

I manifesti Pro Vita girano la città su un ‘camion vela’

By aidos