Maometto posticipa la scadenza del referendum.

Resta certo da capire perchè i colleghi su questa tematica così importante non si vogliano esprime. Rassegnazione? Menefreghismo? O forse la difficoltà nel comprendere la reale portata delle modifiche statutarie che si vogliono introdurre? 

Per ultimo, in un referendum, anche il non votoè un voto.

Ai posteri l’ardua sentenza….

FONDO PENSIONE DI GRUPPO: votazione è stata prorogata al 15-1-2020

Qui il comunicato sindacale

By aidos

One thought on “Fondo pensione Gruppo UniCredit: se la montagna non va da Maometto…”
  1. Cosa dire…. se non che è un fallimento del Fondo, del Sindacato e della Azienda !
    E’ una questione comunque profonda, di carattere sociale e nello stesso tempo paradossale. I dipendenti che hanno visto nascere i fondi pensioni integrativi nelle banche, e successivamente quelli assunti sino ad un certo periodo ne hanno compreso subito la grande valenza e l’assoluta importanza di partecipare all’approvazione dei bilanci, alla nomina dei consiglieri ed ai vari referendum susseguitisi negli anni, voluti spesso dal legislatrore per aumentarne l’indipendenza, la trasparenza dei conti e la sicurezza del fine ultimo che un fondo deve avere. Lo sentivano come una cosa loro, guai a chi toccava il Fondo. Questo sentimento nei dipendenti Unicredit è raro. Attenzione, non in tutti i dipendenti Unicredit. E’ ancora radicato negli ex Credito italiano, e nei dipendenti delle ex banche fuse negli anni in Unicredit, ma non nei giovani, negli assunti degli ultimi 15 anni. Per carità le eccezioni ci sono sempre, ma una volta era eccezione uno che se ne fregava e non il contrario come oggi accade.
    E’ questo il paradosso al quale è difficile dare una spiegazione. Hanno un’istruzione più elevata, quasi tutti una laurea, conoscono bene almeno una lingua straniera, hanno a disposizione uno strumento potentissimo che è internet, sono social, ma ahimè di spirito sociale non capiscono una cippa ! !

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