Ma c’è veramente qualcuno, al netto dei farabutti, che non ha capito il ruolo delle ONG?

Veri e propri trafficanti di esseri umani in combutta con gli scafisti, pagati per piazzarsi davanti alle coste libiche e chiamare a sé migliaia di migranti, per poi fare rotta forzatamente verso l’Italia. Il resto del lavoro lo fanno le legioni di pennivendoli e benpensanti che gridano in coro “fateli scendere!”.

Così un Governo senza attributi, schiacciato dalla pressione mediatica, acconsente allo scarico di nuovi schiavi. Alcuni di questi finiscono a zappare i campi sotto caporalato, altri a elemosinare per strada, altri a delinquere, altri ancora non si sa. Il radical chic applaude dalla propria ZTL mentre l’italiano in periferia si vede arrivare nuovi derelitti.

E i profughi? Ovvero coloro che fuggono da guerre e calamità? Quelli sono una percentuale minore e non fanno così gola alle Coop dell’accoglienza. L’importante è che il pubblico a casa non sappia nulla di ciò che sta accadendo in Libia. Perché se sapesse qualcosa, il prezzolatissimo teatrino petaloso dei “no border” finirebbe in un istante.

Matteo Brandi (https://t.me/MatBrandi)

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