È morto Ernst Nolte, ebbe l’ardire di paragonare i gulag ai lager nazisti

È  morto a Berlino, all’età di 93 anni, lo storico tedesco Ernst Nolte, la sua tesi sui totalitarismi del Novecento – che tendeva ad equiparare bolscevismo e nazionalsocialismo – ha suscitato aspre polemiche, generando per Nolte l’etichetta di capofila del filone revisionista. Nolte, che fu allievo di Heidegger e che si laureò con una tesi sull’idealismo in Marx, venne addirittura accusato di negazionismo. L’articolo che attizzò le polemiche più feroci contro di lui venne pubblicato nel 1986, con il titolo “Il passato che non passa”, e Nolte vi illustrava la sua tesi di un nesso casuale tra comunismo e nazionalsocialismo, nato quest’ultimo proprio come reazione all’affermarsi dell’ideologia bolscevica che dalla Russia minacciava di espandersi anche in Germania. Già nel 1963 aveva pubblicato “Il fascismo nella sua epoca” senza però che la com,unità degli storici facesse quadrato contro di lui. La tesi esplicitata nell’articolo del 1986 e poi illustrata con dovizia di analisi nel libro Bolscevismo e nazionalsocialismo. La guerra civile europea 1917-1945 era però più ardita e introduceva un nuovo paradigma interpretativo dei fascismi.  Il nazionalsocialismo è per Nolte una forma di fascismo particolarmente radicale, perché adotta i metodi violenti dell’avversario e persino la sua pratica sterminazionista. Il gulag precede il lager e ne è anche, in un certo senso, la premessa indispensabile. Affermazioni che suscitarono l’aspra critica di Habermas il quale accusò Nolte di voler in qualche modo giustificare il regime di Hitler. …continua…

Immagine: www.padanialibera.altervista.org

By aidos