Che bel personaggino…non è un caso che si trovi a suo agio con gli assidui frequentatori del club Bilderberg, la Bonino ed i soliti radical chic de noartri.

Correva l’anno 1988 quando a George Soros, fondatore e consigliere del Quantum Group, Presidente del Soros Fund e dell’Open Society Foundations, venne chiesto di partecipare insieme ad un gruppo di investitori al piano di cambiamneto di gestione della banca francese Société Générale; Soros rifiutò e preferì agire individualmente sfruttando l’occasione.

Questa mossa gli costò una condanna per insider trading da parte del tribunale francese, che dopo vari ricorsi confermò nel 2006 la multa al magnate della finanza. Multa confermata anche dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, nonostante l’ennesimo tentativo di ricorso provato da Soros.

Ma all’interno dello SME (Sistema Monetario Europeo), ovvero l’antenato dell’euro, che Soros riesce a dare il meglio di sè: nel 1992 vendette allo scoperto 10 miliardi di dollari in sterline in un’operazione pronti contro termine; questa mossa, che costrinse il Regno Unito ad abbandonare il Sistema monetario europeo e che valse a Soros il soprannome di “L’uomo che sbancò la banca d’Inghilterra”, gli fruttò oltre 1 miliardo di dollari.

Quel giorno, che passò alla storia con il nome di “mercoledì nero”, costò al tesoro britannico 3,4 miliardi di sterline.

Sempre nel 1992, precisamente il 16 settembre, Soros effettuò la stessa identica operazione nei confronti della lira italiana.

All’inizio degli Anni 90 la lira era nella banda larga dello Sme e, non si capisce ancora il perchè; l’allora Governatore della banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi, decise di spostarla nella banda stretta per darle forza. Per dare forza alla lira, però, lo Stato avrebbe dovuto offrire alti tassi d’interesse. …continua qui accedendo a wallstreetitalia

By aidos