boicotta

Mike Jeffries, “patron” del marchio Abercrombie & Fitch, è tornato al centro delle polemiche: al sito economico “Business Insider” ha raccontato che non gradirebbe affatto giovani in sovrappeso nei suoi negozi, ma solo persone magre e belle. Per questo dagli scaffali sarebbero bandite tutte le taglie per donna oltre la 44. Discorso diverso, invece, per gli uomini purché “fisicati”: i capi maschili arrivano infatti fino alla XXL, probabilmente per attirare i giocatori di football e gli sportivi pieni di muscoli.

Un atteggiamento che in molti hanno bollato come chiaramente «discriminatorio», ma che finora non ha affatto preoccupato il presidente di uno dei marchi più desiderati dagli adolescenti di tutto il mondo.

Jeffries ha costruito la sua attività proprio sul “sex appeal” e sull’ “essere differente” rispetto ai concorrenti che, per espandere il proprio business quando le vendite calano, cercano di intercettare più target di clienti possibili. Parafrasando le sue parole: “se non alieni nessuno [con il culto della magrezza] non ecciti nessuno”.

A una settimana di distanza dall’articolo, la discussione continua a tenere banco: sul Web sono già migliaia le lettere di protesta che invitano al boicottaggio.

Firmiamo allora anche noi in Italia per boicottare Abercrombie: perché la magrezza ad ogni costo non sia una prerogativa! E’ giusto promuovere uno stile di vita sano e sportivo, ma nei limiti del buonsenso: non si possono condizionare gli adolescenti al culto del fisico “bello” e “magro”, soprattutto in un’età così delicata e sensibile.

Fonti: “Niente clienti in sovrappeso” Bufera sui negozi Abercrombie

Per firmare la petizione: http://firmiamo.it/boicottiamo-abercrombie-e-il-culto-della-magrezza

By aidos