L’amministrazione comunale di Meda con deliberazione n. 152 dell’1.07.2019 ha aderito al Comitato di scopo per le “Pietre d’inciampo” della Provincia di Monza e della Brianza. Ora, con la delibera n°387 del 30 dicembre 2019 ha stanziato la somma di 396€ per l’acquisto di 3 pietre da posarsi per ricordare il sacrificio di Antonio Busnelli, Rinaldo Giorgetti, Vincenzo Meroni. La cerimonia di posa è prevista per lunedì 27 gennaio 2020 alle ore 10 in piazza Municipio.

Quello del Comune di Meda è un gesto importante in un momento storico in cui in Europa si assiste ad un rigurgito di anti semitismo. Nella civilissima Spagna per esempio dove il proliferante attivismo anti-israeliano, animato dall’ascesa al potere dell’estrema sinistra politica, sta rendendo un paese membro dell’UE tra i più ostili nei confronti dello Stato ebraico.

Senza dimenticare la Francia. La fuga degli ebrei ricorda un passato che pensavamo ormai dimenticato. Ora però avviene con la complicità della “gauche” francese, dei media e dell’indifferenza dell’Europa. L’Eurabia è alle porte. “Quello che sta succedendo è una pulizia etnica che non si osa nominare. In pochi decenni, non ci saranno ebrei in Francia”, secondo Richard Abitbol, presidente della Confederazione degli ebrei francesi.

In Italì? E’ bello vedere come l’ANPI, ormai acclarata organizzazione politica di sinistra, e la sinistra tutta si schieri apertamente in iniziative per non dimenticare l’Olocausto e come l’odio cancellò dal mondo più di sei milioni di individui (dovrebbero farlo anche per i 100 milioni di morti che la loro ideologia ha fatto nel mondo, ma questo è un altro discorso). Peccato però che nei fatti manifesti apertamente la sua visione e l’odio contro Israele e gli ebrei.

Qualche esempio giusto per ricordare….

 

(….) groppuscoli della sinistra più estrema che ancora oggi distribuiscono volantini negando l’esistenza stessa dei 5mila soldati con la stella di David. (…)

da  “La Brigata Ebraica e la manifestazione del 25 aprile: il racconto di una lenta ma crescente accettazione”

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(…) Quanto fiele, e che veleno hanno in corpo. Finché avremo voce (e cuore) non smetteremo di denunciare il vergognoso, incommentabile atteggiamento di quanti hanno fischiato il passaggio dei rappresentanti della Brigata Ebraica o dei rabbini presenti all’appuntamento istituzionale.

25aprile1E’ vero, si dirà: in fondo sono solo quattro sciamannati, un manipolo di poveracci, imbecilli di sola andata. Irrecuperabili. La si potrebbe liquidare così, la questione. Invece no. Perché – al di là dei soliti idioti scesi in piazza a Roma, a Milano, a Trieste e in molte altre città d’Italia non con il tricolore, e nemmeno con la bandiera degli Stati Uniti e della Gran Bretagna (nazioni senza le quali mai Hitler, Mussolini e compagnia bella sarebbero stati neutraizzati)  il perpetuarsi di azioni ostili e dichiaratamente antisemite e anti-israeliane a noi fa paura. Tanta paura.
La libertà è un gran privilegio, ma per poterlo esercitare e per goderne occorrono almeno due condizioni: un cervelletto minimamente connesso a vita cerebrale e un cuore puro. Ragione e onestà: quella che manca a chi – anche oggi, ma non è certo una novità – ha saputo trasformare un appuntamento sacro in una ignobile barzelletta.
Perché innalzare le bandiere palestinesi non serve, almeno il 25 aprile. Non furono i palestinesi a liberarci (semmai qualcuno torni a  studiare la storia: cominciando dal ruolo che ebbe durante la Seconda Guerra Mondiale il gran muftì di Gerusalemme, che fece lingua in bocca con il Fuhrer). Perché insultare la bandiera con la stella di David equivale a bestemmiare, a ignorare la verità, a dimenticare il sangue e le vite che soldati ebrei sacrificarono sull’altare della nostra libertà: la stessa malcelata libertà che ha consentito ancora una volta, ieri, di macchiarsi con quegli insulti e quelle sguaiate contestazioni di macchiarsi del crimine più grave e assurdo, quello contro la Memoria. (…)

Da : “Gli imbecilli del 25 aprile”


(…) Come ogni anno, l’episodio è avvenuto all’arrivo del corteo in piazza San Babila. Quella delle contestazioni anti-ebraiche al corteo del 25 aprile è una storia che, purtroppo, si ripete da tempo. Era successo nel 2015, così come nel 2016 e nel 2018. Due anni fa fu necessario un cordone di sicurezza per la Brigata Ebraica. Non appena arrivati in piazza, una ventina di persona hanno accolto i manifestanti della Comunità urlando “Assassini”, “Palestina libera, Palestina rossa” e hanno mostrato uno striscione eloquente: “Contro l’imperialismo e il sionismo, con la resistenza palestinese. Al fianco dei popoli che lottano”. E ancora: “Fuori i sionisti dal corteo”, “Israele fascista stato terrorista”. I manifestanti della Brigata Ebraica hanno intonato in tutta rispsota Bella Ciao. (…)

Da: 25 aprile, a Milano insulti alla Brigata ebraica: “Assassini e terroristi””

By aidos