Lo strapagato banchiere ex ispettore Bankitalia che si fece gabbare da MPS e Pop.Vicenza. Ma nelle procure e nei tribunali  gli imputati giurano e spergiurano che la Vigilanza sapeva tutto mentre gli ispettori giurano di essere stati ingannati da banchieri felloni.

Giampaolo Scardone, da due anni direttore generale della Carim (Cassa di Risparmio di Rimini), è un banchiere molto apprezzato. Nel 2016 ha preso 505 mila euro per occuparsi di una banca con attivi patrimoniali 280 volte inferiori a quelli di Unicredit. Guadagna più del presidente della Bce Mario Draghi, più del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il doppio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Essendo la Carim da anni in crisi nera, tanto che è in corso un oneroso salvataggio “di sistema” a beneficio del gruppo francese Crédit Agricole, lo stipendio del 61enne Scardone dev’essere sintomo di una professionalità irrinunciabile. Ha fatto l’ispettore alla Banca d’Italia per 35 anni fino all’1 luglio 2013, quando è stato assunto a Rimini come vicedirettore generale. (…)  Il caso Scardone illumina la singolare capacità degli ispettori di Bankitalia di farsi sistematicamente gabbare dai banchieri. Toccherà alla Commissione parlamentare d’inchiesta sciogliere il dilemma: lo schema “guardie disarmate e ladri furbi”, a cui allude la Banca d’Italia con denunce per ostacolo alla vigilanza alle procure di mezza Italia, serve a coprire tacite intese tra banche e Vigilanza?

 

Il Fatto: “Bankitalia, la carriera dell’ispettore delle sviste in Mps e Banca Popolare di Vicenza”

By jvb